Case turistiche agli studenti «Mai viste tenute così bene»

Articolo della “Nuova Venezia” del 29 Luglio 2020

Didonna (Iuav): «La qualità è migliore di quelle che troviamo di solito» I proprietari stanno cominciando a proporre le stanze agli universitari

I proprietari di alcune locazioni turistiche hanno iniziato a postare sul sito students.veniceapartment.com gli appartamenti da affittare agli studenti per almeno un anno, a partire da settembre.

Le prime impressioni degli studenti sono che il prezzo delle case non è cambiato, ma c’è un salto gigante di qualità su come sono tenute.

Per rientrare nelle indicazioni contenute nel protocollo firmato dagli atenei veneziani, dal Comune e dai proprietari di locazioni turistiche che vogliono affittare a universitari, il costo delle case dovrebbe essere tra i 250 e i 350 euro, mentre adesso è più verso i 400. «Monitoreremo il sito affinché i prezzi siano quelli pattuiti», ha detto il rettore Alberto Ferlenga, «Qualche eccezione ci può essere, ma in linea generale devono essere rispettati gli accordi, altrimenti interverremo».

Ieri tutti i soci di Abbav (associazione B&B e affittacamere a Venezia) hanno ricevuto la documentazione su come partecipare al progetto Study in Venice, il consorzio di atenei che racchiude Università Iuav e avviato insieme a Ca’Foscari, Accademia di Belle Arti e Conservatorio. Nei prossimi giorni quindi il numero di offerte, ora solo di una decina, dovrebbe aumentare. «In questo momento gli studenti sono perplessi se tornare a Venezia o meno perché le lezioni sono in parte online», spiega Rossana Didonna, rappresentante degli studenti dell’Università Iuav, «Tuttavia tra le case che siamo abituati a vedere e quelle che hanno iniziato a postare sul sito c’è un abisso. Quelle che in genere troviamo noi studenti cadono letteralmente a pezzi, mentre queste sono tenute davvero bene. L’anno scorso prima di trovare una casa decente ne ho viste 48». I prezzi sono rimasti più o meno invariati agli attuali: una singola dai 450 ai 650 euro e per una doppia (in nero) 250, regolare dai 300 ai 400 euro, ma le strutture sono decisamente migliori. «La speranza degli studenti è che si abbassino almeno un pochino, ma la prima impressione è molto positiva», conclude Didonna, «Il senso del progetto è che ci si possa stare più di un anno. Sicuramente delle case così con dei prezzi agevolati come previsto possono aiutare a ripopolare il centro storico».

Bocciata invece l’iniziativa da Matelda Bottoni, segretaria provinciale dell’Unione Inquilini che sostiene che in questo modo non siano rispettati i Patti territoriali, un accordo per determinare gli affitti sottoscritto dalle associazioni degli inquilini e dei proprietari più rappresentativi nel 2018 che include anche il modello per la coazione abitativa studenti universitari: «In questo modo chi ha le locazioni fa quello che vuole e decide i prezzi e il sito diventa una sorta di agenzia immobiliare», spiega Bottoni, anche se Ferlenga ribatte dicendo che invece i patti sono rispettati. Nelle prossime settimane si vedrà se l’iniziativa avrà successo o meno. Di sicuro per vederne l’efficacia bisognerà aspettare anche un periodo migliore: «Di solito l’affitto dovrebbe essere il 40% della spesa per vivere, mentre a Venezia è dell’80%», conclude Didonna, «Quasi tutti noi studenti lavoriamo se vogliamo vivere qui. Speriamo che i prezzi calino un po’ perché non siamo turisti e possiamo dare molto alla città».