25 Agosto 2017: Una delibera illegittima

Osservazioni  Delibera comunale n. 25 del 15 Giugno 2017

OGGETTO: Osservazioni in merito alla Delibera n.25 del 15 Giugno 2017  “Provvedimenti per la tutela dell’integrità fisica, funzionale e sociale della Città Antica.  Variante normativa n.18 al Piano degli Interventi VPRG per la Città Antica.

In relazione allo studio degli atti riguardanti la Variante al Piano degli Interventi per la Città Antica e della Delibera n.25 del 15/06/17 Agata, l’Associazione degli operatori del mercato immobiliare specializzati nelle locazioni turistiche a Venezia, presenta le seguenti osservazioni:

La delibera in oggetto è un atto illegittimo. Questo per almeno due motivi

  • 1) L’iter procedurale ha disatteso quanto previsto dalla Legge Regionale 11/2004 secondo la quale ogni nuova adozione deve essere preceduta “da forme di consultazione, di partecipazione e di concertazione con altri enti pubblici e associazioni economiche e sociali eventualmente interessati”. Agata, come altre associazioni, non è mai stata convocata, né risulta esser stata registrata alcuna altra audizione avvenuta in sede di consultazione.
  • 2) In base all’art. 18.3 della Legge Regionale 11/2004 “Dell’avvenuto deposito [di una delibera] è data notizia mediante avviso pubblicato nell’albo pretorio del Comune e su almeno due quotidiani a diffusione locale;

Nonostante la Direzione Sviluppo del Territorio e Città Sostenibile abbia provveduto a darne notizia attraverso il sito del comune, non è stato pubblicato alcun avviso su due quotidiani a diffusione locale.
Le premesse in calce alla delibera in oggetto indicano che l’intento dell’Amministrazione comunale sia quello di tutelare la residenzialità a Venezia e nel contempo di attuare una politica di controllo dei flussi turistici.
Tuttavia tale delibera non include alcune aree importanti della città come il Tronchetto e l’isola della Giudecca, dove sorgeranno nuovi complessi alberghieri. Questo fatto, unito ai recenti interventi di nuova costruzione di maxi-alberghi all’ingresso della città storica smentiscono l’assunto iniziale e ogni proposito di rispondere in maniera adeguata alle richieste dell’Unesco e di gran parte dei cittadini.
Agata ribadisce a questo proposito la propria posizione a favore di un turismo realmente
sostenibile secondo quei principi che già sono stati definiti nel 1988 dall’Organizzazione mondiale del Turismo e che indicano quali “attività sostenibili” quelle che:

  • si sviluppano in modo tale da mantenersi vitali in un’area turistica per un tempo illimitato
  • non alterano l’ambiente (naturale, sociale ed artistico)
  • non ostacolano o inibiscono lo sviluppo di altre attività sociali ed economiche

Agata non può esimersi a questo proposito di ricordare all’amministrazione come nemici della residenzialità e del buon turismo a Venezia non siano le locazioni turistiche, additate spesso come causa principale del problema della residenzialità.
Proprio le locazioni turistiche rappresentano invece per molti la possibilità di continuare a restare a vivere nella “città antica” in quanto:

  • forniscono un reddito a molti cittadini residenti
  • determinano una rilevante crescita del giro d’affari dell’indotto commerciale
  • creano nuovi posti di lavoro.
  • rappresentano un importante introito per l’amministrazione comunale

L’art. 21-bis della delibera fa riferimento a “criteri di maggior dettaglio” che potranno determinare il rilascio del permesso a costruire sulla base di un meno definito “interesse pubblico”. A questo proposito Agata chiede non solo che siano quanto prima chiari tali criteri ma anche che l’amministrazione tenga conto della netta distinzione che esiste tra le attività ricettive alberghiere e le varie altre forme di attività ricettive ora unite nel comune termine “complementari”.
Le locazioni turistiche brevi non prevedono l’erogazione di servizi e non sono soggette alla
classificazione già prevista dalla Legge regionale per altre tipologie.

Il Presidente di Agata
Massimo Maccatrozzo

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